Il bicarbonato: un mito da sfatare parola di chimico

Le nostre nonne lo usavano praticamente in tutte le pulizie domestiche e sicuramente anche oggi può venirci in aiuto, ma è giusto conoscerne le vere proprietà per utilizzarlo al meglio.

Tutte le proprietà che si attribuiscono al bicarbonato infatti non sono vere. E’ spesso usato a sproposito o viene consigliato erroneamente attribuendogli proprietà che chimicamente non ha.
Gli esperti in chimica hanno fatto un po’ di chiarezza e quindi ora non abbiamo più scuse, impariamo ad usarlo correttamente.

  • NON DISINFETTA
    Preserva un po’ dai batteri solo se in soluzione satura, per effetto della sua salinità (es. salamoia) e grazie al potere abrasivo dato dalla sua natura granulosa. Per disinfettare meglio affidarsi a prodotti certificati come Presidio Medico Chirurgico.
  • NON SGRASSA
    Come dicevamo ha delle minime proprietà pulenti ma per sgrassare ci vogliono i tensioattivi e l’ambiente alcalino. Se si vuole scegliere un prodotto ecologico allora meglio optare per il carbonato di sodio (soda solvay).
  • NON ELIMINA IL CALCARE
    Il calcare (carbonato di calcio) viene sciolto in ambiente acido, mentre il bicarbonato serve proprio per neutralizzare l’acidità. Meglio affidarci all’acido citrico che al contrario possiede  proprietà anticalcare sorprendenti.

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  • NON HA POTER AMMORBIDENTE
    La funzione ammorbidente nel bucato è svolta dall’acidità del prodotto che si usa (ammorbidente commerciale, aceto o acido citrico) che neutralizza l’alcalinità del bucato dovuta al detersivo, ed elimina eventuali tracce di enzimi. Il bicarbonato essendo un antiacido non può avere questa proprietà.

Ma non dimentichiamo invece le sue ottime proprietà

E’ un efficiente  deodorante perché contrasta l’acidità e i batteri che causano i cattivi odori.
Può essere usato come  dentifricio e colluttorio, e come detergente intimo.
Inoltre è un ottimo agente lievitante, nei prodotti da forno favorisce la lievitazione perché a temperatura superiori ai 70°si decompone sprigionando Anidride Carbonica (CO2), che crea le bollicine che fanno “gonfiare” gli impasti.