Alcol etilico al tempo del Coronavirus: facciamo un po’ di chiarezza

L’alcol etilico può avere poter disinfettante solo in alcune modalità specifiche e solo se non usato puro.

Le sue proprietà

L’alcol etilico (o etanolo) uccide i microorganismi denaturando le loro proteine e dissolvendo i loro lipidi. Risulta quindi efficace nell’eliminazione di molti batteri, funghi e virus.

Però è totalmente inefficace contro le spore dei batteri.

Le spore sono forme cellulari specializzate per la sopravvivenza dei batteri anche in condizioni ambientali avverse, impossibili da eliminare se non con una disinfezione totale o con un processo di sterilizzazione.

Per garantirci una disinfezione quasi totale (99.99%) siamo costretti quindi a ricorrere ai prodotti certificati come Presidio Medico Chirurgico.

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L’alcol etilico al tempo del Coronavirus (Covid-19)

L’alcol etilico può avere poter disinfettante solo in alcune modalità specifiche e solo se non usato puro.

In questo periodo di emergenza sanitaria, nel caso in cui non si possano reperire prodotti disinfettanti certificati, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia di produrre un disinfettante con alcol etilico, glicerina e acqua ossigenata che serve a eliminare eventuali spore batteriche che non possono essere uccise dall’alcol.

Disinfettante per le mani indicata dall’OMS

– 833 ml di alcol etilico al 96%

– 42 ml di acqua ossigenata al 3%

– 15 ml di glicerina (glicerolo) al 98%

Acqua distillata oppure acqua bollita e raffreddata quanto basta per arrivare a 1 litro

Per le superfici invece, se non si è in possesso di prodotti specifici disinfettanti, è più indicato l’Ipoclorito di Sodio (candeggina) usato in modo corretto (quantità e tempi di contatto).

La percentuale di cloro attivo in grado di eliminare il virus senza provocare irritazioni dell’apparato respiratorio è lo 0,1% in cloro attivo per la maggior parte delle superfici.

Come arrivare alla diluizione dello 0,1% in cloro attivo

Tra i prodotti a base di cloro attivo utili per eliminare il virus c’è la comune candeggina che in commercio si trova al 5-10% di contenuto di cloro.
Dobbiamo quindi leggere bene l’etichetta del prodotto e poi diluirlo in acqua nella giusta misura.

Se utilizziamo un prodotto con cloro al 5% per ottenere la giusta percentuale di 0,1% di cloro attivo bisogna diluirlo cosi:

  • 100 ml di prodotto (al 5%)  in 4900 millilitri di acqua

Anche per la disinfezione dei pavimenti si possono usare prodotti a base di cloro attivo. Si consiglia però prima della disinfezione di lavarli con acqua e sapone per la rimozione dello sporco più superficiale.

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Controindicazioni nell’uso dell’alcol etilico

L’alcool etilico (o etanolo) è un solvente e quindi, come tutti i solventi, potrebbe essere neurotossico. E’ cioe una sostanza che ha azione tossica specifica sul sistema nervoso e non solo.

Uno studio condotto dalla AFSSET (Agence Française de Sécurité Sanitaire de l’Environnement et du Travail) sui danni provocati dall’alcol sia nell’uso domestico che in quello professionale (liquorifici, cantine ecc.)  sta portando alla decisione di inserirlo nella lista delle sostanze classificate come CMR (cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione). E questo vale sia per l’alcool “rosa” che per quello alimentare (buongusto).

Quindi usiamolo solo se strettamente necessario facendo molta attenzione a maneggiarlo e sempre con la finestra aperta.

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